Formazione odontoiatrica, Protesi

Odontoiatria protesica: gli aggiornamenti per professionisti sulla pratica implantologica quotidiana

Formazione odontoiatrica, Protesi

Odontoiatria protesica: gli aggiornamenti per professionisti sulla pratica implantologica quotidiana

Odontoiatria protesica

I clinici che intendono integrare le tecnologie digitali nella quotidianità clinica, e che vogliono perfezionare e potenziare le proprie conoscenze in campo di Odontoiatria Protesica, già conoscono questa branca dell’odontoiatria.

Tuttavia ci sembra doveroso fare un breve excursus sull’Odontoiatria Protesica per consentire a coloro che si approcciano per la prima volta a questa materia cos’è e quando si utilizza.

Con il termine Odontoiatria Protesica si fa riferimento a una particolare materia medica che ha lo scopo di ripristinare le funzioni dell’apparato dentale e il suo aspetto estetico senza intervenire chirurgicamente sul paziente.

In particolare, l’odontoiatria protesica riguarda il restauro dei denti naturali e la sostituzione di quelli mancanti attraverso l’applicazione di protesi fisse o mobili.

Quando si utilizza l’odontoiatria protesica?

L’utilizzo dell’odontoiatria protesica è indispensabile per risolvere i problemi di edentulia – la mancanza parziale o totale dei denti – dei pazienti causata da traumi o infezioni gravi del cavo orale. 

Come detto, quindi, con questa tecnica vengono utilizzate delle protesi dentali per ripristinare la regolare funzionalità del cavo orale e garantire al paziente un’estetica dentaria soddisfacente. 

Odontoiatria protesica: le protesi fisse e quelle mobili

Le protesi dentarie vengono suddivise in 3 categorie: mobili, fisse e combinate. 

Della prima fanno parte quelle completamente rimovibili e sono realizzate e posizionate in bocca dopo che i denti rimanenti sono stati rimossi e i tessuti guariti. 

A seconda dello stato del cavo orale, le protesi dentali mobili vengono ancorate ai denti (con ganci o con attacchi) o appoggiate direttamente alle gengive.

La seconda categoria di protesi si definiscono fisse perché vengono applicate in modo permanente, cioè non possono essere rimosse dal paziente perché cementate ai denti naturali o a radici artificiali. 

Ne esistono di tre diverse tipologie: le singole capsule dentali, i ponti dentali e le protesi ancorata su impianti dentali. 

Le protesi dentarie fisse possono essere applicate anche su impianti dentali.

Le protesi dentarie combinate, invece, uniscono elementi fissi a supporto di strutture ortodontiche mobili come la più classica delle dentiere. 

I requisiti che dovrebbe avere una protesi dentaria

Le protesi che si utilizzano negli interventi di odontoiatria protesica devono necessariamente rispettare degli elevati standard di qualità per garantire massima funzionalità e durata nel tempo e assicurare comfort al paziente in ogni momento della giornata. 

Generalmente, gli elementi strutturali delle protesi dentali sono metallici.

Le porzioni di gengiva sono realizzate in resina di colore rosa. I denti sono modellati con resina bianca.

La manutenzione delle protesi dentarie

L’igiene orale quotidiana e una periodica igiene realizzata da un professionista sono le basi della corretta manutenzione delle protesi dentarie. 

Per le protesi fisse è indispensabili, quindi, una pulizia accurata dell’impianto dopo ogni pasto, utilizzando spazzolini manuali o elettrici dalle setole di media durezza, il filo interdentale e gli scovolini interdentali.

Per quelle mobili, invece, è necessario estrarre la protesi odontoiatrica dalla bocca e lavarla con cura, eliminando residui di cibo e batteri con una miscela di acqua e detergenti (sotto forma di pastiglie) e seguendo sempre le istruzioni del dentista.

In entrambi i casi, come detto, è fondamentale un controllo periodico con il dentista per verificare la pulizia, l’integrità, il corretto funzionamento della protesi e valutare eventuali sostituzioni o riparazioni, rimuovere la placca e controllare anche eventuali problemi che possono affiorare nel corso del tempo. 

La corretta manutenzione degli impianti dentali comprende anche una radiografia di controllo almeno una volta ogni anno per testare lo stato di salute dell’osso e controllare che non vi siano eventuali problemi di altra natura. 

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