Sentiamo spesso parlare di endodonzia soprattutto quando abbiamo mal di denti e ci chiediamo cosa fare.
In questi casi, il dentista può suggerire di praticare un trattamento endodontico che consente di salvare il dente dall’estrazione e di mantenere la sua funzionalità.
L’endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto, ovvero la parte interna del dente o polpa, indispensabile per la salute e la vitalità della dentatura.
La polpa dentale vale a dire il cuore dei denti
La polpa del dente è un tessuto molle costituito prevalentemente da terminazioni nervose, venule, arteriole e speciali cellule che garantiscono nutrimento e sensibilità all’elemento dentario.
La polpa, dunque, è definibile come il cuore del dente, la sua parte pulsante e vitale.
Ciò che semplicisticamente chiamiamo nervo del dente è in realtà un tessuto altamente specializzato costituito da arterie, vene, terminazioni nervose e cellule connettivali.
Sono diverse le funzioni svolte dalla polpa dentale, scopriamole insieme:
● dentinogenesi: produce la dentina grazie alle cellule sulla giunzione pulpo-dentinale
● funzione nutritiva: assicura al dente le sostanze nutritive di cui necessita
● funzione protettiva: esercitata dalla dentina nell’età dello sviluppo
● funzione sensoriale: conferisce sensibilità al dente attraverso i fasci nervosi racchiusi al suo interno
● funzione di apporto di sangue al dente: garantisce l’adeguato apporto di sangue, ossigeno e nutrienti
Quando fare endodonzia?
Ho mal di denti, AIUTO!
La carie dentaria giunge spesso a turbare lo stato di salute pulpare con la distruzione progressiva dei tessuti duri del dente per mezzo dell’azione erosiva di microrganismi presenti nella placca batterica.
Se non si interviene tempestivamente, la carie inizia a scavare una cavità penetrante, che provoca l’infiammazione della polpa.
Si giunge a questo stadio in assenza di una adeguata igiene orale, di prevenzione ma anche quando i denti sono strutturalmente compromessi per cause fisiche, meccaniche o patologiche.
Questa condizione conduce prima all’infiammazione della polpa e può arrivare fino alla necrosi.
Principali sintomi dell’infezione pulpare
Accumulo di pus, viso gonfio, dolore lancinante, particolare sensibilità e dolore alla masticazione: sono questi i principali sintomi che dovrebbero indurci ad andare subito dall’endodontista.
In alcuni casi, la condizione potrebbe essere anche asintomatica, ciò dovrebbe indurci a visite programmate e cadenzate dal dentista senza la necessità di aspettare che il dolore lanci il campanello dall’allarme.
La cura odontoiatrica conservativa che consente di mantenere il dente evitando l’estrazione è la terapia endodontica, o cura canalare, più conosciuta con il termine di devitalizzazione.
Terapia canalare o devitalizzazione (terapia ortograda)
La terapia canalare è la tecnica odontoiatrica che consiste nella rimozione della polpa infiammata o infetta.
Il dente colpito viene ripulito dal tessuto molle necrotizzato o infiammato dalla corona fino all’apice radicolare.
Dopo aver compiuto questa complessa operazione, l’odontoiatra esperto può procedere all’otturazione dei canali radicolari con un materiale termoplastico e alla ricostruzione del dente sigillando, ovvero chiudendo la camera pulpare.
L’importanza di specializzarsi in endodonzia
Essere aggiornati sulle più recenti procedure cliniche del moderno trattamento canalare e sulle diverse tecniche di strumentazione e otturazione dei canali è oggi indispensabile tanto per il neo laureato quanto per il professionista che non voglia mai arrestare la sua voglia di crescere e migliorare.